lunedì 26 ottobre 2020

XXI secolo - Caucaso Popoli musulmani che si convertono al cristianesimo ortodosso

XXI secolo - Caucaso
Popoli musulmani che si convertono al cristianesimo ortodosso 

Storicamente la Chiesa Ortodossa Russa è quella che più di ogni altra ha ottenuto successi nell’evangelizzazione dei popoli islamici, si ricordano i successi di San Michele di Kiev (X secolo) che convertì molti bulgari del volga al cristianesimo o di San Macario di Mosca (XVI secolo), apostolo tra i tartari, è grazie al suo apostolato e a quattro secoli di lavoro missionario che un nuovo sottogruppo si è sviluppato all'interno del popolo tataro, quello dei Krjashen o tartari ortodossi (oggi circa 350.000).  Altro popolo mussulmano d’origine turca convertitosi dall'Islam all'Ortodossia è quello dei Gagauzi, discendenti dei turchi Oguz, che nel XIII secolo si convertirono all’ortodossia ed oggi sono circa 230.000 (per lo più in Moldova). Ma è soprattutto nel XXI secolo che le Chiese Ortodosse hanno intensificato l’evangelizzazione tra le popolazioni islamiche, dove, soprattutto nel Caucaso, popolazioni che all’inizio del XX secolo erano prevalentemente islamiche, si sono convertite in massa all’ortodossia. Gli agiari, abitanti dell’Adjaria, conosciuti fino al secolo scorso come musulmani georgiani, oggi sono per oltre tre quarti convertiti al cristianesimo ortodosso. Stessa cosa è successa tra gli abkhazi e gli afro-abkhazi (popolazione di colore retaggio dei nordafricani portati in Abkhazia come schiavi dagli ottomani nei secoli passati) dell’Abkhazia e gli Osseti, convertitosi in massa dopo la strage jihadista di Beslan. 




Nella Chiesa Ortodossa Russa ci sono sacerdoti kazachi, ceceni, tartari, ingusci e tabasari, molti dei quali convertitosi dall’Islam, che svolgono opera missionaria tra le popolazioni turco-mussulmane dell’ex Unione Sovietica. In Albania e in Indonesia, dove si è costituita una comunità di 2.500 ex mussulmani convertiti all’Ortodossia, le Chiese Ortodosse stanno svolgendo una frenetica attività missionaria. L’Ortodossia sta fiorendo anche tra i curdi del nord della Siria che dopo aver subito persecuzioni da parte dello Stato Islamico cominciano ad avere forti dubbi sulla loro appartenenza islamica. E in Italia? La Chiesa Cattolica solitamente non fa apostolato tra i musulmani e ogni anno non più di una trentina di persone si convertono al cattolicesimo mentre le Chiese Ortodosse presenti nel nostro territorio, essendo comunità etniche che si rivolgono ai loro fedeli della diaspora, solitamente non fanno proselitismo e curano unicamente le esigenze religiose dei loro connazionali. 



Unica eccezione è la Chiesa Ortodossa Italiana, che sta svolgendo un’attività missionaria tra i musulmani presenti nel nostro paese. Al riguardo segnaliamo la costituzione di una comunità ortodossa a Giulianova (TE) composta prevalentemente da ex musulmani albanesi del quale è responsabile il sig. Denis Hilvyu, responsabile locale dell’associazione laicale Fraternità Ortodossa. Un altro centro missionario tra gli albanesi presenti in Italia è a Brienza (PZ) del quale è responsabile il sig. Franz Franc Bregu, un cristiano albanese ex cattolico, seminarista dell’Accademia Ortodossa San Nicodemo l’Aghiorita, che studia per diventare Diacono. La nostra è una Chiesa nazionale e patriottica, ma al contempo missionaria, perché segue gli insegnamenti di Gesù che ci ha detto: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato (Marco 16: 15-16).

Mons. Filippo Ortenzi


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