venerdì 19 maggio 2023

Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri

 

Raduno Nazionale

dell’Associazione Nazionale Carabinieri 

Si è svolto a Ostia il XXV Raduno dell’Associazione Nazionale Carabinieri, che è durato tre giorni e ha richiamato circa 100 mila persone, tra militari in servizio, militari in in congedo e familiari e qualche simpatizzante, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.

La manifestazione si è conclusa domenica 7 maggio u.s. con una imponente sfilata dei reparti in armi, dei radunisti, dei mezzi storici, della protezione civile e del quarto reggimento carabinieri a cavallo.

L’Associazione Nazionale Carabinieri, conta oltre 170.000 iscritti, dei quali quasi centomila tra militari in servizio o in congedo, e gli altri sono familiari e simpatizzanti. E’ diffusa su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero con 1.700 sezioni e ben 166 organizzazioni di volontariato che svolgono attività di protezione civile. Alla manifestazione, che si è conclusa in Piazza Ravennati alla presenza del Generale Teo Tuzi, comandante dell’Arma dei Carabinieri, è intervenuto il Ministro della Difesa Guido Crosetto che ha affermato: Nei Secoli fedele: un Carabiniere lo è per sempre. L’Associazione Nazionale Carabinieri è una testimonianza di questa cultura del dovere: è la prova di un patto di fedeltà alle Istituzioni e ai cittadini che non si esaurisce con il servizio attivo, ma che prosegue per tutta la vita. Un patto che gli anni non intaccano”.

Vi raccontiamo questo in una pagina di apostolato religioso perché dall’Arma dei Carabinieri provengono diversi membri del nostro clero, compreso un episcopo: mons. Antonio Berardo, vescovo di Ravenna, nonché diversi dirigenti di associazioni collegate alla Chiesa e il nostro Tribunale Nazionale Ecclesiastico è stato incaricato da diversi postulatori, tra i quali ricordiamo Daniele Gregorio Scalise, dirigente della Confederazione imprenditoriale CEPA-A ed Esaarco, di iniziare un processo per la glorificazione del vice-brigadiere Salvo d’Acquisto.

Ovviamente la nostra Chiesa non poteva mancare e padre Sergio Arduini, parroco della Missione “San Michele Arcangelo” di Frosinone, ha partecipato alla manifestazione riscuotendo unanime apprezzamento e ricevendo richieste di foto e selfie da centinaia di persone (comprese un gruppo di suore cattoliche) neppure fosse una star del cinema.



 

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mercoledì 10 maggio 2023

Padre Sergio cappellano del Sacrario dell'Armata Silente

 

Sacrario Armata Silente 

Padre Sergio

prende la Cappellania del Sacrario

Il 25 aprile Sua Beatitudine Filippo I e padre Sergio Arduini, parroco di San Michele Arcangelo di Frosinone, hanno celebrato la Divina Liturgia con Trisagio per i Defunti presso il Santuario dell’Armata Silente, sito a Sant’Angelo in Formis – località Olivone.

L’area monumentale denominata “Armata Silente” fu edificata a cura dell’Associazione Nazionale Combattenti Decima Flottiglia MAS, diretta dall’avv. Bartolo Gallitto che lo donò al Comune di Capua, nel cui territorio è ubicato il Sacrario, con l’onere per il Comune di provvedere alla “corretta salvaguardia dell’artefatto e la sua concreta valorizzazione”  e con “l’onore per il comune di sistemare la strada e curarne la manutenzione”.

 

La cura del  sacrario è stata successivamente affidata dal Comune alla delegazione regionale campana del Centro Nazionale Sportivo Fiamma.

Dal sito di detta associazione di promozione sportiva apprendiamo 

(https://www.cnsfiammacampania.it/sacrario-armata-silente/): 

Un Sacrario, in ricordo di tredici martiri giovanissimi che vennero fucilati dagli anglo-americani nel 1944 Tredici ulivi ed una lapide ne ricorda il sacrificio

Il “Sacrario dell’Armata Silente” a Sant’Angelo in Formis è stato eretto in una vecchia cava di tufo per rendere onore a tredici eroi ventenni che a guerra terminata furono fucilati in quel luogo dalle truppe anglo americane dopo essere stati riconosciuti ed arrestati dai reparti di spionaggio americano.

Un monumento che rende onore a tredici ragazzi, tutti tra i 18 ed i 28 anni, appartenenti al gruppo incursori marinai-paracadutisti della X MAS, disposti, fino all’ultimo, a combattere al costo della vita ed a difesa di una idea quelli che per loro rappresentavano degli invasori.

All’interno del Sacrario si trovano un altare di pietra e vari monumenti commemorativi in ricordo di chi ha donato la propria vita per la Patria. Nella terra, luogo della fucilazione, ancora rimangono lì, visibili, i fori dei proiettili conficcati.

Alla Divina Liturgia con Trisagio per i Defunti hanno partecipato oltre quaranta persone, dirigenti del Centro Nazionale Sportivo Fiamma della Campania, del Raggruppamento Nazionale Combattenti e Reduci R.S.I. – Continuità Ideale della Campania e dall’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate del Frusinate.

Tra i presenti ricordiamo il principe Valerio Andrea Borghese, (nella foto) nipote del Comandante della X Mas, coniugato con una ortodossa russa (al pari del nonno), simpatizzante dell’Ortodossia che ha assicurato di diventare un fedele della nostra parrocchia di Frosinone.

Padre Sergio Arduini curerà la cappellania del Sacrario, garantendo periodicamente (almeno una volta al mese) la celebrazione della Divina Liturgia.



nella foto il principe Valerio Borghese e padre Sergio Arduini

Per coloro che volessero visitare Sant’Angelo in Formis, frazione del Comune di Capua di poco più di 2.600 abitanti sito a 4 kilometri dal capoluogo si ricorda che in detta località vi è il Ponte Annibale, l’Abbazia benedettina di Sant’Angelo e un sacrario garibaldino.

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