sabato 4 gennaio 2025

sul quotidiano dei vescovi Avvenire viene messo in discussione il dogma della verginità di Maria

  sul quotidiano dei vescovi Avvenire viene messo in discussione il dogma della verginità di Maria





    Sul quotidiano cattolico online "la Nuova Bussola quotidiana" del 3 gennaio 2025 c'è un articolo della giornalista Luisella Scrosati che attacca il quotidiano Avvenire, organo della CEI (notoriamente diretta dal card. Zuppi, noto catto-comunista) dove viene attaccata la sacra famiglia di Nazareth definita "quadretto devozionale" e "santino" da non prendere più, in un mondo dove anche la chiesa cattolica ha aperto alla cultura gender e woke come "modello di riferimento" in quanto anche il concetto di famiglia è cambiato e la Chiesa Cattolica deve stare al passo con i tempi e non essere relegata a posizioni di retroguardia, tradizionaliste o di destra. 
     E' quanto si evince dall'intervista sulla famiglia rilasciata al quotidiano dei vescovi non da una persona qualsiasi, ma da una teologa vicino a Papa Francesco e, precisamente, da Simona Segoloni Ruta, docente per le Scienze del Matrimonio presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II, la quale contesta la versione "patriarcale della Sacra Famiglia"  il cui "quadretto devozionale non è adatto al nostro tempo". 
     Nel contesto di quella  teologia femminista propugnata dalla defunta scrittrice di sinistra Michela Murgia, teologa della nuova Azione Cattolica bergogliana, e della famiglia queer da essa propugnata, la nuova linea cattolica deve allontanarsi del difendere quei valori di Dio, Patria e Famiglia cari alla destra ma lontani da quella teologia della liberazione nata in ambiente gesuitico sudamericano che è alla base della politica ecclesiale del nuovo corso pontificio. 
     La Segoloni per venire incontro a quel mondo "non credente" che tanto sta a cuore al Papa (vedi la visita alla più accanita nemica del cristianesimo del XX secolo quale Emma Bonino) mette in dubbio anche il dogma della verginità di Maria che, sì era vergine, ma "al momento dell'Annunciazione" dove "non ha ancora conosciuto uomo" cioè "secondo la logica distorta del patriarcato, non è ancora posseduta da nessuno..." ma della quale "poi non si sa più nulla...". 
     La nuova politica della famiglia propugnata dal Pontificio Istituto Teologico e avallata dal Papa, dal cardinale Zuppi e dall'Avvenire sconfessa la politica plurimillenaria del cattolicesimo e anche una delle ultime encicliche di Giovanni Paolo II che, in Redemptoris Mater, rivolgendosi ai fedeli delle chiese sorelle orientali, sosteneva che cattolici e ortodossi condividevano la teologia che la Madre di Dio fosse vergine ante partum, in partu e post partum la qual cosa è ancora creduta dalle chiese ortodosse, da quelle episcopali e dalla maggioranza delle chiese evangeliche ma, sembra, venga messa in discussione per venire incontro anche alle famiglie arcobaleno e alle famiglie queer dalla Chiesa Cattolica ....

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