domenica 19 maggio 2024

Persecuzione "democratica" contro i pro-Vita


Persecuzione "democratica" contro i pro-Vita



L'intolleranza della galassia radical-democratica, liberal, laica, pro-gender e, ovviamente, anti-fascista, non è una prerogativa dell'Italia dove la stampa plutocratico-progressista getta continuamente fango contro le forze patriottiche governative, con il rischio che, questa campagna d'odio fomentato dall'Annunziata, la Gruber, Formigli, Saviano e company, che cercano di far passare il Governo Italiano come un pericolo per la Democrazia Repubblicana nata dalla Resistenza, causi che come è successo in Svolacchia contro il povero Roberto Fico, in pericolo di vita dopo che un esponente militante di un partito della sinistra globalista e antinazionale locale ("Slovacchia Progressista", equivalente locale del nostrano PD) gli ha sparato perché colpevole di essere contro l'invio delle armi in Ucraina e non essere asservito all'imperialismo atlantico. D'altra parte il giornalista pluto-comunista Paolo Mieli, tra i firmatari di un Manifesto contro Calabresi, non solo non è stato ritenuto responsabile morale del linciaggio di quel povero servitore dello Stato poi assassinato da esponenti di Lotta Continua ma imperversa a reti unificate come opinionista sulla Rai, Mediaset e La 7 ... Siamo all'assurdo che chi dice di lottare per i diritti civili voglia, in realtà, leggi sempre più restrittive della libertà altrui, tolleranza verso i violenti di sinistra, repressione per coloro che commemorano le vittime della violenza antifascista, abolizione del diritto all'obiezione di coscienza per i medici ed infermieri anti-abortisti, carcere per chi esprime idee diverse dalla cultura radical-chic e gender dominante ecc. Queste forme di repressione democratica, laica e antifascista si stanno allargando in tutto il mondo, dalla Scozia diretta da un socialista musulmano, alla Spagna, al governo "democratico" americano di Biden. Vari movimenti cristiani hanno denunciato la represione che si è abbattuta contro il movimento pro-life, dove la scure della Magistratura Democratica U.S.A. ha condannato a pene severissime e carcere duro contro pacifici manifestanti cristiani anti-abortisti, mentre lascia impuniti i vandali abortisti che incendiano Chiese e Centri di Aiuto alla Maternità. Due anni fa,  il Dipartimento di Giustizia (DOJ) del presidente Joe Biden, un cattolico di sinistra appoggiato da dai bergogliani locali ai quali, evidentemente, la difesa della Vita e della Religione è meno importante che impedire l'elezione dell'antiabortista e anti-immigrazionista Trump,  aveva accusato di cospirazione e violazione della legge sulla libertà di accesso alle cliniche (FACE) nove attivisti pro-vita per la protesta non violenta da essi inscenata fuori da un abortificio di Washington nell’ottobre 2020, richiedendo contro di loro condanne severissime (11 anni di carcere e una multa di 350.000 dollari). I giudici accogliendo le richieste dell'Amministrazione democratica, hanno giudicato i pro life  colpevoli e dall'anno scorso li ha sottoposti al carcere preventivo, in attesa della sentenza definitiva. Lauren Handy, una donna di 30 anni (nella foto), militante del movimento anti-abortista PAAU, è stata condannata a 4 anni e 9 mesi di prigione federale; Jonathan Darnel, un veterano della guerra in Iraq che ha prestato servizio in due tournée,  è stato condannato a 2 anni e 10 mesi di carcere;  William Goodman di 54 anni,  Herb Geraghty, un ateo pro-vita di 27 anni e  Joan Bell, 76 anni, sono stati condannati a 2 anni e 3 mesi di prigione;  John Hinshaw di 69 anni, è stato condannato a 1 anno e 9 mesi mesi di prigione. Queste pene durissime che, per inciso nella permissiva Italia avrebbe al più portato a condanne con la condizionale o all'affidamento ai servizi sociali, in America, dove vige il principio della certezza del diritto, il carcere viene scontato fino all'ultimo giorno, ovviamente ai prigionieri incarcerati preventivamente l'anno passato verranno computati anche i mesi di carcere preventivo già scontati. Ma cosa hanno fatto detti criminali per aver ricevuto condanne così pesanti? Per gli avvocati  della “Thomas More Society” che hanno difeso gli imputati, la loro colpa sarebbe stata quella di inginocchiarsi e pregare davanti all'abortificio “Surgi-Clinic” del dottor Santangelo a Washington, di aver distribuito pubblicazioni pro-vita e consigliato le donne a non abortire e la Handy, che ha avuto la condanna più dura, di essersi incatenata per protesta  all'interno della struttura. Va ricordato che, prima della manifestazione di protesta per la quale sono stati condannati, la Lauren Handy aveva scoperto i resti di circa 115 bambini abortiti in un contenitore adiacente detto abortificio, ben 5 dei quali potrebbero essere stati parzialmente abortiti o uccisi dopo la nascita in violazione della legge federale, ma il  giudice distrettuale, il democratico Colleen Kollar-Kotelly, non soltanto non ha consentito che le prove video o fotografiche dei 115 bambini abortiti fossero utilizzate come prova nel processo, negando che dette  azioni fossero  state commesse in difesa di una terza persona, bambini non ancora nati ma, addirittura ha  affermato che i pro life avevano mostrato mancanza di compassione nei confronti delle donne che cercavano di abortire ed impedito il loro «bisogno umano di cure mediche». Dopo questa sentenza ci sono stati oltre 400 attacchi vandalici contro Chiese cristiane e centri di aiuto alla vita in tutti gli Stati Uniti da parte degli attivisti pro-aborto nella più completa impunità da parte delle autorità, salvo in Florida, Ohio ed altri Stati a guida repubblicana non disponibili a tollerare tutto ciò. Ovviamente di quanto sopra scritto in Italia nessun giornale ha dato  notizia, forse perché il mainstream spera che, fatto cadere il presunto Regime neo-fascista della Meloni, si approvi la liberticida legge Zan e si perseguitino duramente anche da noi, tutte le opinioni non conformi.


venerdì 26 aprile 2024

In memoria dei caduti di Sant'Angelo in Formis

 

Sacrario dell'Armata Silente
Divina Liturgia con Trisagio dei Defunti 


Giovedì 25 aprile, alle ore 11, presso il Sacrario dell'Armata Silente sito a Sant'Angelo in Formis (Comune di Capua - località Olivone) si è svolta, nonostante una pioggia battente e alla presenza di una cinquantina di fedeli, una Divina Liturgia con Trisagio dei Defunti officiata da padre Sergio e padre Emanuele, rispettivamente Parroco e vice-Parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo di Frosinone, ha presenziato mons. Filippo di Roma, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, che ha dato la benedizione ai presenti.


Dio degli spiriti e di ogni carne, che hai calpestato la morte, hai annientato la forza del diavolo, e hai donato la vita al mondo tuo: tu stesso, Signore, fa' che le anime dei tuoi servi defunti (Alfredo Domenico – Enrico - FrancoGiulio - Italo - Luigi Marino Mario - Mauro - Paolo Vincenzo e Virgilio) riposino in un luogo luminoso, in un luogo verdeggiante, in un luogo di riposo, da dove sono fuggiti dolore, tristezza e gemito. Perdona, qual Dio buono e amico degli uomini, ogni peccato da loro commesso con la parola, o con l'azione, o con il pensiero, poiché non c'è uomo che viva senza peccare: tu sei infatti il solo senza peccato, la tua giustizia è la giustizia nei secoli, e la tua parola è verità. Poiché sei tu la risurrezione, la vita e il riposo dei tuoi servi defunti.

lunedì 5 febbraio 2024

La AFG Corporation Energia e Solidarietà

 La AFG Corporation Energia e Solidarietà

L' AGF Corporation  è un'azienda che un decennio rappresenta un punto di riferimento per
milioni di clienti su tutto il territorio nazionale. trovando, ogni giorno  soluzioni innovative e sempre più sostenibili per garantire ai consumatori efficienza e risparmio.


Tra i dirigenti dell'AGF spicca il principe Alberto Olivieri, con il suo Sacro Ordine dei Cavalieri Portaspada e la collaborazione del suo stretto collaboratore Paolo di Giovine di Roccaromana non soltanto è impegnato a diffondere la cultura del risparmio offrendo all'utenza un prodotto estremamente conveniente, ma collabora con la Chiesa Ortodossa Italiana, la Confraternita Ortodossa dei Cavalieri di San Michele Arcangelo  e la Confraternita del Buon Samaritano nella raccolta e distribuzione di abiti usati e frutta da offrire ai nostri fratelli meno fortunati.




Ma se qualcuno possiede dei beni e vede suo fratello nel bisogno e non ne ha pietà, come potrebbe l’amore di Dio essere in lui? (1 Giovanni 3:17)

La religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo. (Giacomo 1:27)

lunedì 27 novembre 2023

Dublino (Irlanda) e Crèpol (Francia) attacchi islamici in Europa dichiarazione di S.B. Filippo Ortenzi Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana

 Dublino (Irlanda) e Crèpol (Francia)

attacchi islamici in Europa

dichiarazione di S.B. Filippo Ortenzi Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana



La settimana scorsa a Dublino (Irlanda) un immigrato musulmano algerino ha assaltato con un coltello una scuola ferendo due insegnanti e tre bambini, mentre una decina di giorni fa a Crèpol (Francia), piccolo paese arpitano dell'Alvernia-Rodano-Alpi, situato nella Francia Centrale a sud di Lione, di poco più di cinquecento abitanti, una banda di ragazzi francesi d’origine nordafricana e religione islamica ha aggredito dei cittadini francesi che stavano partecipando al ballo organizzato per una festa di paese, uccidendo a coltellate un ragazzo di sedici anni e ferendone altri venti, dei quali due in gravissime condizioni.

Del fatto ne parliamo con Sua Beatitudine Filippo Ortenzi, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana.

Monsignore come si sono svolti i fatti?

A Dublino un immigrato islamico algerino, armato di coltello ha assaltato una scuola ferendo cinque persone, tre delle quali bambini mentre in Francia una banda di giovani francesi d’origine africana e religione islamica hanno assaltato dei pacifici cittadini francesi mentre stavano partecipando ad una festa paesana, al grido “siamo venuti qui per ammazzare i bianchi”.

Come hanno reagito i rispettivi Paesi?

In Irlanda hanno parlato del gesto di un folle e in Francia hanno cercato di nascondere l’accaduto come se fosse stata una rissa o uno scontro tra bande e, contemporaneamente, le Magistrature, polizia e stampa di ambedue i paesi hanno attaccato quelle forze politiche che hanno condannato gli assalti denunciando il pericolo islamico. In Irlanda, come in Francia, magistratura, polizia e mass media hanno evitato di associare immigrazione e islam a detti fatti e, in nessun comunicato, hanno evidenziato a quale religione appartenessero gli assassini. In Francia non dimentichiamo che Emmanuel Macron ha vinto contro la Le Pen grazie al supporto del voto islamico, che in detto paese vale un 10% dei voti mentre in Irlanda il governo di centro-sinistra formato da Repubblicani (Fianna Fail) e Verdi, non soltanto è tollerante verso le comunità islamiche ma si è scagliato duramente contro quei cittadini che sono scesi in piazza sventolando bandiere irlandesi e con cartelli con scritto “La vita degli irlandesi è importante”, ma manifestazioni dei cittadini contro l’immigrazione afro-islamica è stata bollata come neo-nazista e d’estrema destra da tutta la stampa europea, compresa quella italiana, e il Governo irlandese non soltanto ignora le motivazioni anti-cristiane del gesto ma ha promesso una repressione dura contro coloro che denunciano la pericolosità dell’immigrazione islamica tanto che il Commissario della Polizia di Dublino Drew Harris, ha definito i manifestanti una "fazione di teppisti pazzi mossi da un'ideologia di estrema destra" e Il ministro della Giustizia Helen McEntee ha detto che manifestazioni anti-islamiche nel centro della città "non possono e non saranno tollerate", promettendo al riguardo una repressione dura. La repressione contro, non gli islamici, ma i manifestanti anti-islamici è stata durissima con decine do arresti, per stroncare, non il terrorismo islamico ma le pericolose forze sovraniste che vi si oppongono. In Francia poi magistratura, governo e polizia hanno parlato soltanto che gli aggressori erano giovani francesi e si deve al politico di destra (e religione ebraica) Zemmour, se se ne sono conosciuti i nomi, tutti di ragazzi francesi d'origine africana e di religione islamica di seconda e terza generazione. La stampa ha ovviamente criticato il politico che aveva reso noti i nomi degli assassini e i manifesti in memoria del ragazzo assassinato Thomas Perotto (di origini italiane, ma nessun quotidiano italiano ne ha rivelato il cognome) sono stati strappati nelle scuole e negli atenei, compresa Sciences Pro Paris, la prestigiosa università dei figli dell'alta borghesia francese radical-chic, da parte dei militanti della sinistra giovanile che hanno simpatizzato per l'assassinio del ragazzo in quanto militante lepenista e perché "la feccia non merita omaggio".

Lei cosa ne pensa?

Quanto accaduto ieri a Dublino, come i numerosi attentati che hanno insanguinato gli ultimi anni in Francia, Belgio, Germani e paesi Scandinavi sembra non insegnare nulla, tanto che la politica e la stampa ultimamente parlano soltanto di gesta di folli cercando di nascondere nazionalità, etnia e religione dei criminali. Eppure in Europa abbiamo avuto, dall’inizio del secolo, numerose stragi di natura islamica in varie Nazioni:

in Francia 

(strage dell’Ile de France o attacco al giornale satirico “Charlie Hebdo” – 20 morti e 22 feriti; Parigi “Bataclan” – 137 morti e 368 feriti; Nizza “Promenade des Anglais” – 87 morti e 434 feriti ecc.);

in Gran Bretagna 

(Metropolitana di Londra - 56 morti e 784 feriti; Arena di Manchester – 23 morti e 119 feriti; London Bridge di Londra – 11 morti e 48 feriti ecc.);

in Spagna 

(stazioni ferroviarie di Madrid – 192 morti e 2050 feriti; Rambla di Barcellona: 25 morti e 136 feriti ecc.);

in Belgio 

(Bruxelles – 35 morti e 340 feriti ecc);

Germania 

(Mercatino di Natale di Berlino: 12 morti e 56 feriti ecc.);

soltanto per ricordare quelli più sanguinosi, questi sono fatti non opinioni che dovrebbero far riflettere quelle forze politiche e religiose (come la Chiesa Cattolica) che favoriscono l’invasione afro-islamica del continente europeo senza pensare ai rischi che questa politica porta per le popolazioni autoctone europee.



Secondo lei c’è una responsabilità politica da parte delle istituzioni?

Senz’altro, in Francia ad esempio, in nome della laicità, dai tempi della Rivoluzione Francese viene praticata una politica di laicismo antireligioso intrinsecamente anti-cristiano, mentre nel nome del multiculturalismo e dell’accoglienza le leggi reprimono ogni critica all’Islam come “incitamento all’odio razziale e religioso” e islamofobia. Un esempio eclatante è quello di Éric Justin Léon Zemmour, giornalista e scrittore francese d’origine berbero-ebraica algerina, fondatore del partito conservatore francese Reconquête (Riconquista), condannato per incitamento alla discriminazione razziale nel 2011 e per incitamento all’odio verso i musulmani nel 2021 in quanto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel 2014 aveva affermato: che «i musulmani hanno un loro codice civile, è il Corano. Vivono tra di loro, nelle periferie. I francesi sono stati costretti ad andarsene» e «Io penso che stiamo andando verso il caos. Questa situazione di popolo nel popolo, di musulmani dentro i francesi, ci porterà al caos e alla guerra civile. milioni di persone vivono qui, in Francia, e non vogliono vivere alla francese». Anche Jean Marie Le Pen fu condannato per gli stessi motivi quando il Front National affisse dei manifesti in tutta la Francia contro l’apertura di moschee e minareti, sostenendo che erano un pericolo per la popolazione. Ma quali sono le reali intenzioni dei predicatori islamici lo svelò un documentario del programma Controcorrente di Sky TG24 del 2007 (Un velo tra noi) dove venivano mostrati Imam di diverse moschee italiane che si esprimevano a favore di niqab, della poligamia e dei governi di sinistra e auspicavano l'introduzione della Shari’a in Italia quando i musulmani saranno maggioranza. Anche in questo caso non mancano le polemiche.

Chi favorisce l’Islam in Europa?

Principalmente le forze politiche di Sinistra ed Estrema Sinistra. E’ ben nota la vicinanza della Sinistra francese all’Islam, come dimostrato dal fatto che mentre i movimenti di sinistra erano presenti, con un tripudio di bandiere rosse, nelle manifestazioni filo-palestinesi e pro-hamas, non hanno partecipato a quelle contro il terrorismo islamico e la mattanza di 1200 cittadini israeliani effettuati dai palestinesi il 7 ottobre scorso.

In tutta Europa c’è una oggettiva saldatura tra estrema sinistra e islamismo che, in Francia, prende il nome di islamo-goscismo. In Gran Bretagna, dove la presenza islamica è molto numerosa, un musulmano d’origine pakistana è stato eletto Sindaco di Londra, ovviamente nel Partito Laburista.

Rimanendo in Francia, va ricordato che i musulmani rappresentano il 10% della popolazione e, più dei cristiani, sono sensibili alle indicazioni politiche effettuate dagli Imam, che il capo della campagna elettorale di Emmanuel Macron era un esponente dei Fratelli Musulmani, organizzazione fuorilegge non soltanto in Egitto, Siria ed altri paesi arabi ma, addirittura, anche in Arabia Saudita dove viene considerata terrorista, e dalla cui scissione è nata al-Qaeda di Osama Bin Laden e che il voto islamico è stato determinante al ballottaggio per battere la candidata del Rassemblement National, Marine Le Pen. La Francia inoltre ha sulla coscienza non soltanto proteggere i terroristi rossi italiani, per i quali non ha mai concesso l’estradizione, ma di essere stata la base e aver protetto l’ayatollah Ruhollah Khomeini, favorendo la rivoluzione islamica in Iran, come di aver rovesciato il regime socialista libico di Mu'ammar Gheddafi, destabilizzando detto paese e favorendo la creazione di un regime islamista legato ai Fratelli Musulmani a Bengasi, oltre che aver favorito il proliferare dell’estremismo islamico nell’Africa Sub-Sahariana con le sue politiche neocolonialiste di depredamento delle risorse locali.  La favoletta secondo la quale ”Islam è una religione di Pace” (mendace affermazione condivisa e fatta propria anche da Papa Francesco) è, per la Sinistra e il blocco liberal-mondialista utile per battere le destre cristiane, sovraniste e populiste che stanno tanto indigeste alle demoplutocrazie finanziarie mondiali. Dette forze sono miopi e non vedono che la pace che da l’Islam ai non musulmani è quella eterna, quella dei cimiteri, e che nei paesi arabi del golfo i partiti comunisti sono fuorilegge e i comunisti, messi a morte per ateismo e apostasia e, anche dove all’inizio vi fu una collaborazione, come in Iran contro la Scià, una volta conquistato il potere vengono brutalmente repressi, vedi il Partito Comunista (Tudeh) dell’Iran.

In Italia quale è la situazione?

Nel nostro Paese, grazie a Dio, non ci sono state fino ad ora stragi di matrice islamista e non ci sono quelle «milizie armate che operano delle razzie» partendo da «banlieue criminogene», come secondo Marion Marèchal, vice presidente di Reconquete, avviene in Francia, ma bisogna tenere la guardia ben alta. Anche da noi c’è stata una saldatura islamo-goscista, come dimostrato dall’ex Presidente delle Comunità Islamiche (UCOII) Hamza Piccardo, esponente di Rifondazione Comunista e l’elezione nel parlamento italiano di Khalid Chaouki e Khaled Fouad Allam, ambedue del Partito Democratico o, alle ultime elezioni, di Aboubakar Soumahoro nelle liste dell’Alleanza Sinistra/Verdi.

La scuola italiana aiuta l’integrazione dei ragazzi islamici?

Ne dubito, basta vedere le manifestazioni pro-Palestina e quelle del 25 aprile. Nelle scuole italiane s’insegna l’antifascismo e l’odio verso tutti coloro che esprimono posizioni di difesa delle radici identitarie cristiane e patriottiche definite dal mainstream (dalla Stampa a Repubblica, di proprietà della Gedi di John Elkann, al Domani di De Benedetti, al Corriere della Sera e La7 di Urbano Cairo ecc.) quali destra radicale, destra destra, fascisti, razzisti, xenofobi ecc. Questo blocco islamo-antifascista viene alimentato dal mito della Resistenza comunista e i terroristi del Movimento di Resistenza Islamica (HAMAS) vengono percepiti come “partigiani”, dando un significato nobile a questo termine. Sarebbe il caso che il Governo intervenisse per fermare questi insegnamenti d’odio anti-italiano nelle scuole, anche ampliando la storia ai crimini dei cosiddetti “liberatori”, ricordando che l’ANPI è espressione degli ex partigiani di fede staliniana e che, questi ultimi, sono responsabili di numerosi crimini, non soltanto politici a danno dei fascisti o presunti tali, ma anche di classe contro imprenditori e anche di altri partigiani (vedi strage dei partigiani bianchi friulani della Osoppo), di religiosi italiani della Crociata Italica (a iniziare da don Tullio Calcagno di Terni) e tanti sacerdoti e seminaristi cattolici assassinati, soprattutto in Emilia Romagna.




lunedì 6 novembre 2023

L'Islamizzazione della Francia

 L'Islamizzazione della Francia



La Francia, laica e permissiva, nel nome del "politicamente corretto" e dell'inclusione, ha permesso la creazione di zone franche dove vige la sharia (Banlieue), la creazione di una società separatista e non integrata e l'islamizzazione dei costumi e delle leggi. Macron che ha vinto contro la Le Pen grazie al voto islamico e all'appoggio dei Fratelli Musulmani (fuorilegge per estremismo e terrorismo in diversi stati arabi quali Egitto, Siria, Arabia Saudita ecc) è tra i responsabili della scristianizzazione e islamizzazione d'oltralpe. 


 Per l'avvocato francese Gilbert Collard Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.


Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo;  anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese.  Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario.

In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.

 Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam.

Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione.

Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:



 “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso.  Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”

 Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:

 "Infedele è ogni non musulmano".

Ho risposto: “Allora ti assicuro che ho capito bene;  gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?"

Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!

"Esattamente", rispose in un sussurro.

Ho ribattuto:

 “Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.

L'Imam ha perso la voce!

 Ho continuato:

 “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”

In più ho un'altra domanda:

 “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”

In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio.

Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.

Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.

Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberal…


avv. Gilbert Collard

sabato 21 ottobre 2023

OLTREMODO TV - Evento Martedì 24 ottobre ore 20,00

Otremodo TV Show

Roma Teatro Golden - via Taranto,36

Martedì 24 ottobre ore 20




Organizzato dalla n.h. Donna Serena Pizzo, scrittrice, pittrice, conduttrice e fondatore di OltremodoTV, piattaforma di streaming dove l’arte incontra l’autenticità e

la cultura si sintonizza con la compagnia. 

Martedì 24 ottobre alle ore 20,00 al Teatro Golden di Roma (via Taranto,36 - Metro San Giovanni) OltremodoTV

ha organizzato uno Show di Comicità, Musica, Moda e Arte.


Conduttori dell’evento saranno l’attrice e cantante  Beba Albanesi,  e l’attore Marco Capretti. Nello special guest saranno: Alberto Laurenti, chitarrista, arrangiatore e paroliere di chiara fama (ha scritto canzoni per Renato Zero, Gabriella Ferri, Califano, Mina e molti altri); Luciano Lembo, cabarettista e Monsieur David, intrattenitore e attore teatrale famoso per   la Danse du Pied , uno spettacolo unico nel suo genere.  Musiche di Louis Siciliano, compositore, direttore d'orchestra, ingegnere e spazializzatore del suono, una delle figure più eclettiche e poliedriche del panorama musicale italiano e Giovanni Imparato, percussionista, cantante, ballerino e performer,  insegnante di  ritmi e strumenti afro cubani, esperto nella tecnica del Drum Circle. Per la fashion e glamour s'interesserà  Anna Nori, modella ed imprenditrice di successo, organizzatrice di sfilate di moda.




OLTREMODOTV SHOW è più di un semplice talk show: è unesperienza coinvolgente, un viaggio sensoriale che celebra

l'essenza del'uomo. Con la Founder Serena Pizzo, la serata sarà animata dalla musica di Louis Siciliano e Giovanni Imparato, da sfilate di moda, cabaret e performance di vari artisti

(tra i quali gli Special Guest Alberto Laurenti & Luciano Lembo)

in uno spettacolo unico nel suo genere.

Si esploreranno i temi più caldi e virali del web, attraverso  un viaggio interdisciplinare tra immagini, parole e musica celebrando l’arte in tutte le sue forme visive e sensoriali, con un focus sulla tradizione e sulle innovazioni tecnologiche.

Tra gli ospiti dell'evento ci sarà anche Sua Beatitudine Filippo Ortenzi, arcivescovo metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, spesso ospite delle trasmissioni di Oltremodo TV, dove ha affrontato argomenti interessanti quali la guerra in Ucraina, la Bibbia e gli Animali, l'immigrazione e il disagio giovanile. Non dimentichiamo che Serena Pizzo, è stata nominata Consultore della Chiesa Ortodossa Italiana quale membro della Consulta delle Arti e delle Scienze - Concilium Artium et Scientiarum.
Il costo dello spettacolo è di € 20 per partecipare rivolgersi al Teatro:
https://teatrogolden.madeticket.it/it/shop/golden-fuori-abbonamento/pianta/103/OLTREMODO-TV-SHOW








sabato 7 ottobre 2023

SORA (FR) Padre Sergio partecipa al ricordo di Norma Cossetto e delle Vittime delle Foibe

 SORA (FR) Padre Sergio partecipa al ricordo di Norma Cossetto e delle Vittime delle Foibe


A Sora, cittadina frusinate di circa 25.000 abitanti situata nella Valle del Liri, padre Sergio Arduini, parroco di San Michele Arcangelo di Frosinone (della Chiesa Ortodossa Italiana), ha commemorato nella piazza dedicata ai Martiri delle Foibe la figura di Norma Cossetto, figlia del Podestà della città istriana di Visinada (oggi Vizinada) città italiana, dove dopo l'epurazione, l'esodo e l'infoibazione da parte dei partigiani comunisti jugoslavi, oggi è stata quasi completamente croatizzata (gli italiani  da quasi 2000 al tempo della fine degli anni 30 sono rimasti appena una novantina). Norma Crosetto, studentessa al corso di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Padova, nonché esponente del G.U.F. (Gruppo Universitario Fascista) di Pola (oggi la croata Pula). La Crosetto era molto nota in Istria dove girava in bicicletta per raccogliere documenti utili per la sua tesi di laurea su Istria Rossa (dal rosso della bauxite della quale è ricca la regione istriana). Catturata dai partigiani comunisti, Norma Cossetto fu sottoposta a violenza carnale, torture e sevizi ed infine, il 5 ottobre 1943 fu gettata, nuda ed ancora viva, in una foiba, insieme a numerosi altri membri della comunità italiana dell'Istria.
Il corpo della giovane fu  trovato  con i seni pugnalati e un bastone infilato nella vagina. Anche il padre, Giuseppe Cossetto che si era unito alla Milizia di Trieste ed era tornato al paese insieme ad un parente, Mario Bellini, per cercare notizie della figlia, cadde in un'imboscata dei partigiani comunisti e fu, anch'esso, infoibato.  



In memoria della studentessa, barbaramente assassinata dai partigiani comunisti, nacque nel 1944 a Trieste il Gruppo d'Azione Femminile "Norma Cossetto", unico reparto femminile paramilitare della RSI alle dirette dipendenze del Partito Fascista Repubblicano.
Dopo che nel dicembre 1943 con l'Operazione Nubifragio l'esercito tedesco occupò l'Istria, su denuncia della sorella e testimonianze di cittadine italiane del luogo furono catturati 16 partigiani comunisti dell'Esercito Popolare di Liberazione (partigiani comunisti jugoslavi di Jesip Broz Tito), la maggior parte comunisti filo-jugoslavi italiani (l'esterofilia, l'odio verso il proprio popolo e la propria nazione accomuna, da sempre, la sinistra antinazionale d'allora con quella sedicente democratica d'adesso).

Il 9 dicembre 2005  il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì a Norma Cossetto, alla memoria la Medaglia d'oro al merito civile con queste motivazioni: Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)

Persecuzione "democratica" contro i pro-Vita

Persecuzione "democratica" contro i pro-Vita L'intolleranza della galassia radical-democratica, liberal, laica, pro-gender e, ...