Crescente antisemitismo in Francia
Stampa e televisioni parlano ultimamente degli incresciosi episodi di antisemitismo verificatesi in Francia, ove vivono oltre 400.000 cittadini di religione ebraica (erano oltre 500.000 soltanto un paio d'anni fa). Ovviamente i pennivendoli del politicamente corretto cercano di associare la crescente avversione alla comunità ebraica alla destra, alla Le Pen, a Salvini o quant'altro perché per loro è naturale associare la destra con l'antisemitismo. Ma non è così, e lo dire la vittima più nota dell'avversione etnica e religiosa del quale si è parlato negli ultimi giorni, il filosofo Alain Finkielkraut, insultato da estremisti islamici presenti tra i gilet gialli. Il filosofo ha criticato la manifestazione antirazzista organizzata dal governo e alla quale non era stata invitata Marine Le Pen e il Raggruppamento Nazionale che ad essa fa capo. Riportiamo cosa è scritto dal quotidiano Il Corriere della Sera (pag. 12) del 20 febbraio 2019: "Il filosofo di origine ebraiche Alain Finkielkraut ha criticato l'ostracismo verso Marine Le Pen, non invitata al corteo contro l'antisemitismo (organizzata da macronisti, repubblicani neogollisti e socialisti, più contro l'irrilevante l'antisemitismo di estrema destra che contro quello islamista). Finkielkraut ha detto che ad aggredirlo la scorsa settimana in strada sono stati probabilmente degli islamisti e ha accusato il Governo e media di mobilitarsi soltanto contro l'antisemitismo dei piccoli francesi e di tollerare invece l'antisemitismo dell'estrema sinistra, proprio degli islamisti e che frequentano i gilet gialli". Ovviamente quanto detto dal filosofo è stato disatteso da tutti i media, compreso il Corriere che pure ne ha raccontato il messaggio, perché si, è al contrario, continuato ad associare estrema destra e antisemitismo, come se Le Pen o Salvini (che è un interlocutore più credibile per Israele che la sinistra liberal e antirazzista alla quale appartiene, salvo poche eccezioni che confermano la regola, la quasi totalità dei giornalisti italiani). Pertanto si tace, ad esempio, che i Fratelli Musulmani, quelli che hanno scatenato la rivolta islamista in Siria e dalla quale sono cresciuti numerosi leader di AlQaeda e dello Stato Islamico, messi fuorilegge e considerati terroristi in Egitto ma anche nell'intollerante e teocratica Arabia Saudita e nella maggior parte dei paesi arabi (escluso il Qatar), hanno appoggiato Macron nelle elezioni presidenziali francesi e che tra i musulmani lo stesso ha riscosso la quasi totalità dei voti....
Filippo Ortenzi


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