diffida a diocesi e parrocchie savonesi
NON PREGATE PER NOI ! – Contiene atto di diffida a diocesi e parrocchie savonesi
Monsignor Caloggero Marino, per il prossimo 21, in occasione della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale istituita dal Consiglio d’Europa (di cui il Vaticano non fa parte e tanto meno ne rispetta le regole), invita i suoi sacerdoti ad introdurre la messa con le parole “In questa domenica, celebriamo, assieme a tutta la Chiesa italiana, una Giornata di preghiera per i minori vittime di sfruttamento e di abuso sessuale. Chiediamo la grazia della conversione, ricordando le parole di Gesù: Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite; a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio”.
Il vescovo dimentica però non solo che “la fede, senza le opere è morta” (Gc 2,26), ma che “Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare“ (Matteo 18/6).
Con la presente l’Associazione, a nome degli allora minori rimasti vittima dei sacerdoti savonesi Giorgio Barbacini, Nello Giraudo, Pietro Pinetto non ché del coadiutore parrocchiale Franco Briano, respingono sollecitamente le preghiere di un vescovo e di una comunità cattolica che non ha mai neppure accennato al pentimento, offerto riparazione o qualunque sorta di aiuto o sostegno, mostrandosi ogni volta invece irritata dalle richieste di giustizia delle vittime che con coraggio si sono mostrate."
Contro questa presa per i fondelli della Diocesi di Savona, è intervenuto il Presidente dell'Associazione Rete L'abuso - sopravvissuti agli abusi sessuali del clero (cattolico) che ha mandato alla Diocesi savonese la presente diffida:
DIFFIDA
rigettando nuovamente qualunque iniziativa folcloristica o di preghiera così chiaramente disonesta nel pentimento, come quella in oggetto per il giorno 21 p.v. e teniamo a sottolineare che non tollereremo l’insistenza di essere citati pretendendo, ad ogni modo di essere espressamente esclusi da qualsivoglia coinvolgimento, anche di preghiera legata all’iniziativa, che non possiamo che recepire unicamente come falsa, strumentale ed a uso improprio non concesso della nostra immagine.
Sarebbe pertanto preferibile che la diocesi, umilmente ed unitamente alle altre sue realtà, istituisse una commissione di inchiesta indipendente che dia un reale e concreto senso di verità e giustizia.
Il presente atto di diffida ha anche il valore di messa in mora.
Il Presidente
Francesco Zanardi
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