Taybet la Chiesa Ortodossa Italiana scrive all'ambasciatore d'Israele per denunciare la violenza dei coloni israeliani contro l'unico villaggio cristiano della Cisgiordania
Lettera mandata all'ambasciatore d'Israele in Italia e, per conoscenza, all'ambasciata italiana a Tel Aviv e al ministro degli Esteri on. Antonio Tajani
Premesso che la nostra Chiesa non si è mai schierata su posizioni antisioniste e non ha mai contestato il diritto del popolo ebraico ada avere un proprio focolare nazionale, siamo qui a rivolgerci al Governo Israeliano affinché cessino le violenze operate da gruppi di coloni estremisti contro gli abitanti di Taybeh, unico villaggio interamente cristiano della Cisgiordania (facente parte della Yehuda ve'Shomron biblica).
Taybeh, città anticamente chiamata Aphram, è particolarmente cara al mondo cristiano perché vi si recò Gesù dopo la resurrezione di Lazzaro (Gv 11:53-54) e perché vi è un'importante Chiesa Ortodossa, quella di Al-Khidr (San Giorgio) e un monastero già assaltato dai coloni il 19 aprile 2013.
Non credo sia nell’interesse stesso del popolo israeliano, che vive circondato da popolazioni arabo-musulmane ostili, inimicarsi anche il mondo cristiano che gli è stato sempre vicino nei momenti di difficoltà.
Gli abitanti di Taybeh, anche se col passare dei secoli hanno adottato la lingua araba, non sono poi dei veri arabi-palestinesi ma discendenti di quelle popolazioni giudaico-aramee che vivevano in detto territorio prima della conquista islamica, che hanno mantenuto la fede e non si sono fusi con gli invasori arabi.
Pertanto non è neppure escluso che da un punto di vista strettamente genetico i cristiani di Taybeh siano degli ebrei convertiti e non degli arabi immigrati e come tali hanno più diritto dei coloni immigrati a vivere nelle terre cisgiordane dell’antica Giudea e Samaria, dalle quali non si sono mai allontanati.
Sollecitiamo altresì l’autorevole intervento da parte dell’ambasciatore italiano in Israele e del Ministro degli Esteri affinché l’Italia, che ha per capitale Roma, centro della cristianità, intervenga a favore dei nostri fratelli cristiani ingiustamente fatti oggetto di violenza da parte dei coloni estremisti israeliani.
Si resta in attesa di cortese cenno di riscontro e si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.



















Organizzato da Iter Vitis - Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, si è svolto a Roma, presso Palazzo Valentini (via Quattro Novembre,119 a) un Convegno dal titolo Divino Spirito, dove si è parlato del vino nella storia, nella cultura, nelle tradizioni e nella religione al quale ha partecipato quale relatore Sua Beatitudine Filippo I di Roma. Moderata dalla dott.ssa Emanuela Panke, Presidente di Iter Vitis, il convegno dopo i saluti istituzionali dell’assessore all’agricoltura del Comune di Roma dott.ssa Sabrina Alfonsi e del Presidente della Commissione Giubileo Roma Capitale dott. Dario Nanni ha visto le relazioni della dott.ssa Marcella Pisani, docente di Archeologia Classica dell’Università di Roma Tor Vergata che ha fatto una lezione su “Dioniso, le religioni antiche e il Vino", le cui prime coltivazioni furono in Armenia 4.000 anni fa e come, in Egitto, nella tomba di Nakht del 1552 a.c. si è trovata una vera e propria carta dei vini con denominazioni d’origine e qualità. 



